IL FARO DI CASTRO URDIALES,

CANTABRIA – Spagna

di Annamaria “Lilla” Mariotti

Lat. 43°23” N – Long. 3°12”  W  

La Spagna è considerata una nazione Mediterraea, in realtà le sue coste a Nord e a  Occidente, si aprono sull’Atlantico e sono illuminate da un gran numero di fari d’altura, fari, cioè, la cui portata arriva almeno a 20 miglia.  Non esistono in Spagna fari costruiti su rocce in  mezzo al mare, come in Inghilterra, semplicemente  perché non esistono barriere di scogli lungo le sue coste.

Il mare è profondo fin quasi alla riva e in certi punti le navi, anche di grosso tonnellaggio, possono tranquillamente avvicinarsi alla costa senza pericolo.  Così i fari spagnoli sono molto meno drammatici di quanto può esserlo un faro come quello di Eddystone, che si innalza dal mare, quasi vi galleggiasse sopra, per segnalare uno scoglio molto pericoloso, i fari spagnoli sono prevalentemente costruiti per segnalare i promontori che si protendono in mare e l’ ingresso dei porti.

Castro Urdiales è un’antica città marinara che si trova nella Regione di Cantabria, sulla costa Nord della Spagna,  a 62 chilometri da Santader e a 29 da Bilbao.  Il suo stesso nome, Castro, evoca i romani, e la città ha avuto fortune alterne in un lontano passato, riprendendosi dopo la scoperta dell’America con l’accaparramento dei traffici commerciali con con il nuovo mondo, la sua popolazione fu decimata dalla peste nel XVI secolo, fu quasi distrutta durante la guerra con i francesi nel 1813, ma riuscì sempre a riprendersi e oggi, con l’industria mineraria, la pesca, l’inscatolamento del pesce e, soprattutto, il turismo, è una fiorente città.

Come ogni porto, anche quello di Castro Urdiales aveva bisogno del suo faro, ma in una piccola città come quella non era facile identificare un sito adatto per costruirlo e a volte questa ricerca può portare alla realizzazione di un faro in qualche posto insolito.

 Il faro di Castro Urdiales fu quindi costruito sulla torre Sud Orientale del castello  di S. Anna, una costruzione medioevale che, pare appartenesse all’ordine dei Templari. L’abitazione per i guardiani venne costruita sopra il tetto del castello e l’antica cappella fu utilizzata per depositarvi i macchinari e come stanza per la manutenzione.

Il faro di Castro Urdiales è una torre conica in pietra, che si restringe leggermente verso l’alto, sormontata da un’alta lanterna in bronzo, il tutto alto 20 metri, che si innalza sopra una delle cinque torri della fortezza, portando l’altezza della lanterna a 49 metri sul livello del mare.

l faro fu acceso la prima volta il 19 Novembre 1853 e la sua luce, a quell’epoca, aveva una portata di sole 13 miglia e la manutenzione era curata da due guardiani.   L’unico accesso alla torre era tramite le scale del castello, mentre all’interno del faro una scala conduceva alla lanterna.  Dietro al faro si trova la chiesa di Santa Maria, una costruzione in puro stile gotico, che, con i suoi contrafforti laterali, sembra una farfalla con le ali aperte, pronta per spiccare il volo in netto contrato con la severità della fortezza.

Questo non è l’unico esempio di un faro costruito sopra una fortezza, ve ne sono altri sparsi per il mondo e non si sa a chi sia stata affidata la sua costruzione,  non certo a un architetto famoso, di quelli il cui nome venga tramandato dalla storia.

Questa particolare parte della costa spagnola è molto piovosa e spesso la pioggia si trasforma in una fitta nebbia e quando questo succede a Castro Urdiales tutto viene avvolto da un’atmosfera ovattata  e l’unica cosa visibile è la luce del faro che fende la coltre grigia.

All’’inizio la lanterna era illuminata con  olio d’oliva, sostituito anni dopo con una lampada  a petrolio e l’8 Febbraio 1919 la lampada originale è stata sostituita con una lampada elettrica da 100 Watt.   Fino a quel momento il movimento rotatorio della lanterna era manovrato tramite un’apparecchiatura ad orologeria, sostituita nel 1926 con un sistema fluttuante a mercurio.  In quello stesso anno sono state apportate consistenti modifiche :  è stata installata una nuova lanterna di 1,80 mt di diametro con l’interno in mogano e inoltre la vecchia scala in pietra per l’accesso alla lanterna è stata sostituita con una metallica.  Nel 1953 è stato installato un corno da nebbia e ancora negli anni ’80 del 1900 è stata sostituita la lanterna a vetri piatti con una dai vetri ricurvi e la sua portata è arrivata a 20 miglia.

In anni recenti ci sono state delle petizioni per cambiare la collocazione del faro, considerato un “affronto architettonico” al castello che avrebbe potuto essere usato per altri scopi.  Tuttavia ormai l’aspetto tradizionale della cittadina era entrato nell’’immaginario collettivo con il suo porto, la chiesta gotica di Santa Maria ed il faro sopra al castello ; il tutto era ormai parte del tesoro culturale della città ed è risultato impossibile pensare di cambiarlo.

E’ stato comunque creato un ingresso indipendente per il faro e la vecchia cappella è stata liberata dai macchinari, spostati in un piccolo edificio costruito appositamente nelle vicinanze, in modo da poter  restituire il castello   alle Autorità Cittadine che hanno potuto utilizzarlo come museo.  Così il faro è ancora lì, e lì resterà, come tutti lo hanno sempre visto.

Oggi il faro è di proprietà dello Stato ed è gestito dall’Autorità Portuale di Santader