Il faro di Cape Lookout
North Carolina – USA
di Annamaria “Lilla” Mariotti
Chi visita il mio sito sa che a ma piace viaggiare e durante questi viaggi ho incontrato molti fari, dei quali ho raccolto storie e leggende. Uno dei miei fari preferiti si trova sulla parte meridionale di una lunga striscia di sabbia che costeggia il North Carolina, sulla costa Sud Orientale degli Stati Uniti, e che viene chiamata Outer Banks, o Banchi Esterni. Questo è il Faro di Cape Lookout, è raggiungibile solo in barca ed io vado a trovarlo molto spesso.
L’ultima volta è stato nell’Ottobre del 2014 mentre mi trovavo in quella zona ospite dei miei parenti e nonostante le condizioni meteo non proprio favorevoli mio cugino ed io siamo saliti in barca alla Marina di Marshallberg e ci siamo avventurati sotto una pioggerellina quasi estiva. Quando siamo arrivati il Faro ci ha accolto con i suoi lampi di luce perché la sua particolare caratteristica è questa : rimane acceso giorno e notte. Come sempre è stato come ritrovare un vecchio amico e ho ripensato a tutte le volte che ho passeggiato sulla spiaggia che si estende ai suoi piedi, raccogliendo conchiglie o rotolandomi nelle onde dell’Oceano. Il Faro fa parte del Cape Lookout National Seashore istituito nel 1976 e che si estende per 56 miglia lungo le isole sabbiose.
La storia di questo Faro è lunga e si perde nel tempo. La sua costruzione risale al 1859 e, come in molti altri casi, è la seconda torre costruita in questo luogo. Lungo gli Outer Banks si trovano cinque Fari : Currituck, Bodie Island, Cape Hatteras, Ocracoke, sull’omonima isola, e Cape Lookout. Ocracoke è considerato un fanale portuale e ha una luce meno potente, mentre gli altri sono tutti Fari a tutti gli effetti e sono collocati a circa 40 miglia di distanza uno dall’altro in modo che le navi appena perdevano di vista un faro ne avvistavano subito un altro, Questa distanza era stata scelta perché lungo la costa si trovano dei pericolosissimi banchi di sabbia e queste luci aiutavano i naviganti ad evitarli.
La costruzione della prima torre fu completata nel 1812. Era una torre cilindrica alta 29 metri, tutta in mattoni, rivestita da una struttura esagonale in legno dipinta a strisce orizzontali bianche e rosse. Questo faro diede dei problemi fin dall’inizio, la luce era troppo debole e poteva essere vista solo fino a 9 miglia, e anche l’installazione di nuove lampade nel 1815 non migliorò la situazione. Si rendeva necessaria la costruzione di un nuovo faro.
Nel 1857 il Congresso degli Stati Uniti stanziò 45,000 dollari per un nuovo faro che fu completato nel 1859. Si erano resi conto che la costruzione di un faro a basso costo non era la scelta migliore. Il nuovo Faro di Cape Lookout fu costruito per durare nel tempo.
La torre cilindrica è costruita in mattoni, è alta circa 50 metri ed è stata equipaggiata con lenti Fresnel di 1° ordine. La luce poteva essere vista alla distanza di 19 miglia. La base ha un diametro di 8 metri e mezzo e lo spessore del muro alla base è di quasi tre metri. All’interno fu installata una scala di legno che fu però sostituita con una scala di ferro nel 1867. Questo faro, per le sue caratteristiche, è diventato in seguito il modello per la costruzione degli altri Fari sugli Outer Banks. Tuttavia, anch’esso aveva un difetto : durante la costruzione non era stato considerato l’ancoraggio della scala al muro interno, con il risultato che la scala è sempre stato il punto debole del faro ed è il motivo per cui per diverso tempo non è stato aperto al pubblico.
In seguito sorse un altro problema, i quattro fari degli Outer Banks erano così simili che i marinai non potevano distinguerli uno dall’altro così, nel 1873 fu disegnato uno schema per differenziarli : il Faro di Currituck non fu dipinto, fu lasciato in mattoni rossi, il Faro di Bodie Island ebbe delle bande orizzontali bianche e nere, il Faro di Capo Hatteras fu dipinto a strisce bianche e nere a spirale e il Faro di Cape Lookout ottenne il glorioso aspetto che ha oggi: il disegno a diamante bianco a nero. Questo segno distintivo non è solo il modo per distinguerlo dagli altri fari, i diamanti neri sono orientati nella direzione Nord-Sud, mentre quelli bianchi sono orientati verso Est-Ovest, questo da ai naviganti un’ulteriore segnale per trovare un sicuro ancoraggio in caso di condizioni del mare sfavorevoli: il lato della torre con i diamanti bianchi mostra dove l’ancoraggio è più sicuro.
Naturalmente le lampade usate nel Faro di Cape Lookout subirono cambiamenti con l’avanzare della tecnologia. Le lampade Argan e riflettore parabolico furono sostituite da una lampada a vapore di olio incandescente finché nel 1933 arrivò l’elettricità e nel 1950 il Faro fu automatizzato. Ora è equipaggiato con due lampade da 1000 watt, ognuna delle quali produce 800,000 candele di potenza la cui luce può essere vista fino a 20 miglia. La luce appare con un breve lampo ogni 15 secondi.
Anche questo bellissimo Faro ci ha raccontato la sua storia, che, come quella di molti altri, comincia tanto tempo fa e prosegue nel tempo fino ai giorni nostri.
Ma se potesse parlare, il Faro di Cape Lookout cosa ci racconterebbe ancora ? Storie di naufragi, di navi in pericolo, di tempeste terribili che squassano l’Oceano ai suoi piedi, di guardiani coraggiosi, di salvataggi eroici. Io, a parte quella giornata di pioggerellina, ho sempre visto il Capo in splendide giornate di sole, ma non è difficile immaginare cosa può succedere da quelle parti quando gli elementi si scatenano. Non per niente quella zona di mare viene chiamata “Il Cimitero dell’Oceano”. Così guardo il Faro silenzioso, lo saluto e gli do appuntamento per la prossima volta, sperando che abbia ancora in serbo qualche sorpresa per me e che, magari, si decida a parlare.