Il faro sull’Isola di Alcatraz,

Baia di San Francisco, California, USA

di Annamaria “Lilla” Mariotti

L’isola di Alcatraz, famosa per il suo carcere di massima sicurezza costruito tra il 1909 e il 1912 e chiuso nel 1963 che aveva ospitato i più  famosi personaggi della malavita americana,  si trova a circa un chilometro e mezzo al largo di San Francisco in California. Si diceva che da quel carcere era impossibile evadere, anche se storie e leggende raccontano il contrario.  Il nome di Alcatraz, o isla de los alcatraces (pellicani in spagnolo) gli venne dato nel 1775 dall’esploratore spagnolo Juan de Ayala a quel tempo incaricato di sorvegliare quel tratto di mare.

 

Ma il suo monumento più importante è un imponente faro che domina l’isola, il secondo faro a essere realizzato in quella località, la costruzione del primo sul lato sud si era resa necessaria data la pericolosità di quel tratto di mare. A causa della corsa all’oro verso l’Ovest americano e dell’aumentato traffico marittimo tra il 1851 e il 1852 il Congresso realizzò la necessità di costruire dei fari lungo quel pericoloso tratto di costa, infatti ne furono costruiti sette, e quello di Alcatraz fu il primo a essere completato nel Luglio del 1853, facendone così la più antica segnalazione p

er la navigazione in quel tratto di mare. Le fonti non dicono di che materiale fosse fatto né quanto fosse alto, si sa solo che si dimostrò insufficiente e venne dismesso.  Quando fu costruito il carcere su Alcatraz fu chiaro che la nuova struttura avrebbe interferito con il vecchio faro,  fu così che nel 1909 venne deciso di costruirne un secondo alto 29 metri.  Questo nuovo faro non ha segreti, fu costruito in cemento dagli architetti Roberts, Bruce e Ray Jones più a sud del precedente. Intanto il vecchio faro era rimasto al suo posto e fu demolito solo dopo che aveva subito diversi danni durante il terribile terremoto di San Francisco del 1906.

 

Questo nuovo faro era stato dotato di una grande lanterna e automatizzato nel 1963 dalla Guardia Costiera, nello stesso anno in cui il penitenziario venne chiuso.  Il faro non è più funzionante e la sua lanterna e ora è in mostra nel Museo aperto in seguito sull’isola.

Nell’ordine originale per l’equipaggiamento del primo faro erano state richieste lampade Argan, formate da stoppini funzionanti a petrolio e corredati da riflettori che ne aumentavano la portata, dato che le lenti inventate da Augustine  Fresnel nel 1822 erano state considerate troppo costose per quei tempi e per quel faro.

 

Tuttavia il Lighthouse Board, l’Ente che gestiva i fari in USA, in seguito cambiò opinione e decise di installare le lenti di Fresnel in tutti i nuovi 

fari in considerazione del fatto che avrebbero fornito una migliore prestazione, nonostante il costo.  La ditta che doveva fornire la lanterna ricevette l’ordine ma la spedizione prese molto più tempo del previsto perché le lenti vennero spedite dalla Costa Est via mare affrontando un lungo viaggio di 19.000 chilometri passando dal Sud America e affrontando le insidie di Capo Horn. Finalmente il primo faro fu acceso il 1° Giugno del 1854 con delle lenti Fresnel di terzo ordine a fuoco fisso, che nel 1902 furono trasferite nel faro di Capo St. Elias in Alaska e rimpiazzate con lenti girevoli di quarto ordine che producevano un fascio di luce bianco ogni cinque secondi.

 

Ci furono altri avvenimenti, nel 1970 un incendio distrusse la casa del custode e quella del guardiano del faro, oltre ad altre costruzioni sull’isola che venne abbandonata.

 

Dal 2000 il faro è diventato un museo ed è aperto al pubblico.

 

 Lat. 37° 49′ 35.88″ N – Long. 122° 25′ 22.88″ W